Lettera di una ragazza di 16 anni che ha portato per un anno il corsetto MILWAUKEE

Lettera di una ragazza che ha portato
per un anno il busto MILWAUKEE

LETTERA INVIATA AL NOSTRO SITO

Salve, mi chiamo Anna e ho 15 anni, per sbaglio sono capitata nel vostro sito e subito mi è saltato agli occhi l'articolo sui corsetti in cui viene nominato il Milwaukee (n.d.r.: busto con il collare). Io ho dovuto sopportare questo "peso"(e sottolineo-peso-) per un anno.
Direte voi dall'alto...."solo un anno? Cosa vuoi che sia!".. ma è stato per me il periodo più lungo e sofferto dei miei quindici anni. A mio avviso, i medici, i fisioterapisti, etc. dovrebbero tenere più conto di ciò che il/la paziente può provare in situazioni simili: solitamente il busto viene indossato intorno ai 12 anni, se non prima.
Oltre al dolore fisico (perchè fa male, molto male) dovete ricordarvi che questa è l'età in cui un adolescente ha bisogno di sentirsi vicino ai coetanei, mentre (episodio capitato a me) ingiustamente ci vengono attribuiti soprannomi poco gradevoli, oppure per strada si possono incontrare persone talmente stupide e ignoranti da chiedere "ma tu osi andare in giro in questo modo?".
Sembrano stupide e sono sicura anche io che lo siano!... ma alla nostra età sono piccole cose che rimangono, non se ne vanno più e accumulate sembrano giganti. Ancora adesso pensandoci mi sento triste tutto d'un colpo. Fortunatamente ho avuto e ho tutt'ora familiari e amici che mi hanno sostenuta.
Ora il mio busto si trova in un posto lontano da me e ne sono contenta!......penso di essermi sfogata abbastanza, scusate per questa mail, ma siete secondo me le persone più adatte per parlare di questo.
Ricordatevi che il paziente si fida spesso (anche se non sempre) di voi, non fategli perdere la fiducia in voi e nel fatto che si può sempre provare un altro rimedio.
Saluti e scusate il disturbo.


RISPOSTA

Cara Anna,
ti ringrazio dello sfogo. Personalmente ho abolito il corsetto Milwaukee da più di 10 anni nelle mie prescrizioni. Purtroppo se qualcuno ha un problema di salute, è necessario curarlo anche con strumenti invasivi. Ritengo però che sia un DOVERE per il medico scegliere, a parità di risultati attesi, lo strumento meno invasivo.
Il corsetto Milwaukee, con il collare che si vede, è una cattiveria che non si giustifica più (salvo casi rari), visto che ci sono altri corsetti bassi, che non si vedono, che danno meno fastidio, con cui si può fare sport ed una vita sociale normale e che sono altrettanto, se non più efficaci, del Milwaukee.
Di certo il corsetto deve essere prescritto solo se è indispensabile: è certo meglio questo che dover finire sotto i ferri del chirurgo !
Grazie ancora per il tuo messaggio, perchè personalmente mi conforta sempre più nelle mie scelte professionali. Ciao ed auguri a te, i tuoi genitori e le persone che ti sono state vicine in questi anni.
Ricorda: hai avuto modo di riconoscere gli scemi, che ci sono, e di individuare i veri amici, che pure esistono: questo ti tornerà utile nella vita. Ricorda anche che il corsetto, oltre a curarti la schiena, è stato una difficoltà da superare: le difficoltà, se non ci lasciamo abbattere da loro, ma riusciamo ad affrontarle (ovviamente anche con l'aiuto degli altri), ci fortificano: anche questa è un'utile lezione di vita.
Ciao

Stefano Negrini
Segretario Scientifico del GSS

Le informazioni disponibili in queste pagine di testimonianze non sono sostitutive di un parere medico professionale.
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