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Anno XIV, Numero 9 – 1 dicembre 2011
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In questo numero:

** NOTIZIE DALLA LETTERATURA

** CONGRESSO SOSORT

** MASTER ISICO 2012

** LINK UTILI

** LA CITAZIONE

NOTIZIE DALLA LETTERATURA a cura della Segreteria Scientifica del GSS
http://www.gss.it/segret.htm

+ TORNARE AL LAVORO?
Butterworth, Occupational and Environmental Medicine, 2011

Non avere un lavoro è un fattore di rischio importante per il mal di schiena cronico. Così, per gli individui con mal di schiena che non hanno lavoro o che rimangono assenti dal lavoro, c’è un consenso unanime che il ritorno a un lavoro di qualsiasi tipo sia benefico per la salute, sia mentale che fisica.
Tuttavia, uno studio australiano mette in evidenza ciò che parrebbe ovvio: non tutti i lavori hanno un effetto positivo sulla salute. E il ritorno a un lavoro che è dannoso dal punto di vista psicosociale, può non aiutare la salute.
Butterworth ha verificato i dati sull’impiego e la salute mentale in un’indagine familiare basata sulla popolazione, utilizzando modelli di regressione per verificare l’associazione tra le condizioni dell’impiego e la salute mentale.
Effettivamente, il fatto di non lavorare aveva effetti negativi sulla salute mentale. Tuttavia, i benefici mentali dell’avere un impiego dipendevano strettamente dalla natura del lavoro. E il passaggio dal non lavoro a un lavoro di scarsa qualità era più dannoso per la salute mentale del rimanere senza lavoro.
Il ricercatore afferma che il lavoro di scarsa qualità psicosociale, caratterizzato da scarso controllo, richieste e complessità elevate, incertezza del lavoro e percezione di essere poco pagati, non conferiscono la stessa salute mentale di avere un lavoro di alta qualità psicosociale.

+ SE GLI EFFETTI DEL TRATTAMENTO SONO COSÌ MODESTI, PERCHÉ I MIEI PAZIENTI DI SOLITO STANNO MEGLIO?
Dunn, American Journal of Epidemiology, 2006
Dunn, Melbourne International Forum XI for Primary Care Research on Low Back Pain, 2011

Molti operatori sanitari che si specializzano nel trattamento della lombalgia si ribellano all’idea che le loro terapie abbiano effetti modesti, sottolineando che i risultati degli studi randomizzati controllati non corrispondono alla loro esperienza diretta nelle cliniche dove lavorano, in cui i pazienti riportano miglioramenti sostanziali sia del dolore che della funzione dopo varie terapie per il mal di schiena.
Tuttavia, è importante notare che molti fattori influenzano il decorso della lombalgia, e quando i pazienti recuperano da un episodio di mal di schiena, spesso non è chiaro se il miglioramento è in qualche modo dovuto al trattamento.
Uno studio condotto da Dunn nel 2006 aveva rilevato che le persone che soffrono di mal di schiena si possono suddividere in quattro gruppi in base al decorso del dolore in un anno.
Un gruppo presentava un mal di schiena “lieve e persistente,” con sintomi stabili. Un secondo gruppo aveva un decorso “di guarigione”, con sintomi lievi che si risolvevano rapidamente. Un terzo gruppo aveva livelli “permanenti” di dolore intenso. Il quarto gruppo presentava sintomi fluttuanti, che variavano da lievi ad alti livelli di dolore.
Dunn ha recentemente fornito dati sul follow-up di 7 anni di questi soggetti: la maggior parte dei soggetti mantiene nel tempo la stessa “traiettoria” del dolore, anche nel lungo termine.

+ ELIMINARE I TRATTAMENTI INEFFICACI
Roncoroni, Rheumatology, 2011
Annals of Internal Medicine, 2007
Chou, Pain Medicine News, 2008

Negli ultimi due decenni purtroppo ci si è resi conto quanto sia difficile eliminare i trattamenti inefficaci per il mal di schiena e per i problemi vertebrali.
Una volta che un trattamento si è radicato nel mercato clinico – e nella mente di medici e pazienti – è difficile estirparlo.
Gli steroidi orali ne rappresentano un esempio.
Già nel 2007, le Linee Guida dell’American Pain Society ne sconsigliavano l’uso.
In un articolo pubblicato nel 2008, Chou ha commentato la persistenza di questa terapia nella pratica clinica: "Ci sono ancora persone trattate con steroidi orali per il mal di schiena, con o senza sciatalgia, malgrado esistano almeno 5 studi che hanno dimostrato chiaramente che questa terapia non porti benefici."
Una recente revisione sistematica di Roncoroni ha trovato sette studi randomizzati controllati che confrontavano gli steroidi orali al placebo: i pazienti che assumevano steroidi orali non presentavano vantaggi rispetto ai gruppi placebo in termini di risultati clinici. In compenso, si sono verificati eventi avversi nel 13% dei pazienti che assumeva steroidi orali, contro il 6% dei pazienti che assumeva placebo. In termini di rapporto rischio/beneficio, questo trattamento non è consigliabile.


APERTE LE REGISTRAZIONI PER IL CONGRESSO INTERNAZIONALE SOSORT 2012
Sono aperte le registrazioni per il Congresso Internazionale SOSORT 2012, che si terrà a Milano dal 10 al 12 maggio 2012.
Presentazione degli Abstract entro il 15 GENNAIO 2012.
Tutte le informazioni sono sul sito www.sosort2012.org

MASTER ISICO 2012 - QUOTE RIDOTTE FINO AL 31 DICEMBRE
Comincerà il 9 Febbraio 2012 il Master ISICO sulla RIABILITAZIONE DEI PAZIENTI AFFETTI DA DEFORMITA' VERTEBRALI.
E' possibile iscriversi con quota ridotta entro il 31 dicembre.
Il Master, a numero chiuso, è riservato ai Medici e ai Fisioterapisti.
SCONTO PER I SOCI GSS.
CREDITI ECM richiesti per medici e fisioterapisti.
Sito internet con programma e modalità di iscrizione:
http://www.isico.it/master

LINK UTILI
+ http://www.partecipasalute.it/cms_2/i_tuoi_diritti
I tuoi diritti.
Essere curati è un diritto. Come prendere parte a una ricerca clinica e ricevere informazioni sul proprio stato di salute. Questa sezione del sito spiega quali sono i tuoi diritti alla salute

+ http://www.isico.it/per-i-pazienti/il-concorsetto.html
Concorso, anzi ConCorsetto!
CORSETTO: AMICO-NEMICO le mie emozioni diventano arte.

+ http://www.isico.it/blog/?p=138
Terapie alternative per la scoliosi: se le conosci, le eviti


LA CITAZIONE
Le qualita' peculiari di ogni individuo implicano il fatto che cio' che vale per uno non si rivela ugualmente efficace per un altro (B. Blown)

PERCHE' ASSOCIARSI AL GSS
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+ Offre un aggiornamento continuo e di alta qualità nel settore delle patologie vertebrali (www.gss.it/attivita.htm)
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Il Gruppo di Studio della Scoliosi e della colonna vertebrale e' un'associazione scientifica no-profit.
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