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Anno XVII, Numero 6 - 26 settembre 2014
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In questo numero:

** GIORNATA DI AGGIORNAMENTO

** NOTIZIE DALLA LETTERATURA

** LINK UTILI

** LA CITAZIONE


GIORNATA DI AGGIORNAMENTO 2014
IPERCIFOSI E ASSETTO SAGITTALE DELLA COLONNA
QUOTA RIDOTTA ENTRO IL 10 OTTOBRE
Il GSS organizza a Milano, presso il Centro Don Gnocchi VISMARA, sabato 8 novembre 2014, in collaborazione con ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale), la Giornata di Aggiornamento sul tema: "Ipercifosi e assetto sagittale (sagittal balance) della colonna: strumenti di valutazione, protocolli di terapia ed esercizi specifici."
Dopo una impostazione iniziale delle basi teoriche verranno presentati e discussi numerosi casi clinici, riprendendo i concetti della teoria mentre si vedono i casi concreti.
OBIETTIVI
1 - Conoscere i principali strumenti di valutazione oggettiva del paziente: pregi, limiti e modalità applicative
2 - Saper scegliere il trattamento riabilitativo (corsetto e/o esercizi) più appropriato in base alla tipologia di paziente, ai suoi problemi ed alle sue caratteristiche individuali
3 - Apprendere le modalità del lavoro in equipe
ROGRAMMA E MODALITA' D'ISCRIZIONE:
http://www.gss.it/notizie/giornata_novembre_2014.htm
Per informazioni telefonare alla Segreteria GSS: tel/fax 0381.23617 (ore 9-12).
Le iscrizioni saranno accettate nell’ordine di arrivo.


NOTIZIE DALLA LETTERATURA
a cura della Segreteria Scientifica del GSS
http://www.gss.it/segret.htm

+ L’ATTIVITÀ FISICA PUÒ ESSERE UNA SOLUZIONE PER I PAZIENTI LOMBALGICI IN SOVRAPPESO E OBESI?
Smuck M, North American Spine Society meeting, New Orleans, 2013

Un nuovo studio condotto da Matthew Smuck, vincitore del premio di The Spine Journal, ha trovato un’interessante relazione tra obesità, lombalgia e attività fisica. Si tratta di uno studio a sezione trasversale su migliaia di adulti che hanno preso parte al National Health and Nutrition Examination on Survay nel 2003 e 2004. Ha dimostrato che un incremento del BMI (body mass index) rappresenta un fattore di rischio per la lombalgia e che l’attività fisica sembra modulare questa associazione con un grado di influenza direttamente proporzionale all’aumento del BMI.
Tuttavia, data la complessità delle evidenze scientifiche in questo campo, è consigliabile attendere che altri studi dimostrino che l’esercizio fisico e la perdita di peso abbiano un effetto sostanziale su chi soffre di lombalgia o un ruolo determinante nella sua prevenzione.
Gli studi condotti finora non hanno ancora dimostrato che la perdita di peso, l’attività fisica o la combinazione delle due siano delle soluzioni magiche per il trattamento o la prevenzione della lombalgia.
La maggior parte delle linee guida dell’evidence based medicine su prevenzione e trattamento della lombalgia non considerano la perdita di peso come un metodo terapeutico a causa della mancanza di prove negli studi randomizzati controllati. Allo stesso modo, la prevenzione primaria della lombalgia non identifica la diminuzione del BMI come metodo chiave per la risoluzione del problema, mentre viene spesso menzionata come “fattore di rischio potenzialmente modificabile”.

+ QUAL È LA PREVALENZA DELLA DEGENERAZIONE DISCALE?
Congresso annuale della North American Spine Society, New Orleans, 2013

Il ricercatore Alf L. Nachemson ha accusato gli autori di uno studio sulla degenerazione discale di trasformare la normale anatomia della colonna vertebrale in un’indicazione per il trattamento.
Nachemson ritiene che, così facendo, stiano violando tutte le regole dell’epidemiologia, trasformando in malato chi non lo è.
Un nuovo studio proveniente dal Giappone dà ragione alle accuse di Nachemson: Masatoshi Teraguchi ha usato la risonanza magnetica per studiare la prevalenza della degenerazione discale in 975 individui tra i 21 e i 97 anni, definendo la degenerazione discale secondo la classificazione 4 e 5 di Pfirrmann.
La prevalenza della degenerazione discale nei tratti cervicale, toracico e lombare è del 71% negli uomini e del 77% nelle donne con età inferiore a 50 anni; la prevalenza sale a più del 90% nei soggetti di entrambi i sessi con più di 50 anni.
Lo studio ha rilevato anche che la degenerazione discale è maggiore in corrispondenza degli apici delle curve di ciascuna regione spinale (C5-C6, T6-T7, L4-L5, L5-S1) a causa della distribuzione delle forze compressive. Le persone in sovrappeso e obese presentano un livello di degenerazione discale lievemente maggiore nelle regioni cervicale e toracica, mentre nella regione lombare esiste una forte associazione tra obesità e degenerazione discale.
Sembra esserci una relazione tra degenerazione discale e mal di schiena solo nel tratto lombare, con un odds (rapporto di causa-effetto) ratio di 1,57.

+ IL MAL DI SCHIENA NELL’INFANZIA
Hassett A, Journal of Pain, 2013

Una delle scoperte più interessanti nella ricerca sul mal di schiena dello scorso quarto di secolo è stata che gli adulti non sono gli unici a soffrire di mal di schiena. Si tratta di un sintomo piuttosto comune nei bambini e la sua prevalenza nell’adolescenza equivale a quella in età adulta.
Ma non ci sono ancora sufficienti prove scientifiche che possano spiegare dettagliatamente il decorso della lombalgia nella vita dei pazienti.
Afton Hassett ha esaminato nel suo ultimo studio prospettico la storia del mal di schiena di 1045 pazienti ricoverati presso una clinica nel Michigan, i quali sono stati sottoposti a test di autovalutazione validati. Il 17% degli adulti con dolore cronico presentava sintomi già nell’infanzia e nell’adolescenza e, di questi, l’80% ha sofferto di dolore cronico dall’infanzia fino ad oggi. Coloro che hanno riferito episodi di dolore già nell’infanzia presentano, oltre ad un più alto livello di ansia, uno stato funzionale lievemente peggiore rispetto a coloro che non ne hanno sofferto. Il 68% dei soggetti con dolore in età pediatrica è costituito da donne e l’85% dei pazienti riporta una storia di dolore diffuso. I soggetti che riferiscono dolori già in epoca infantile, se comparati con coloro che non ne hanno sofferto, soddisfano i criteri della fibromialgia.
Inoltre, i soggetti che hanno riportato una storia di dolore infantile hanno una maggiore probabilità di avere familiari che soffrono di dolore cronico e di avere parenti con problemi psichiatrici.


LINK UTILI
+ http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/2033
L'esercizio fisico offre un beneficio alle persone che soffrono di depressione

+ http://www.scoliosi.org/?p=993
Scuola: come tutelare la schiena dei nostri figli

+ http://www.isico.it/comunicazione/novita/351
Le dimostrazioni scientifiche dell'efficacia del protocollo Seas nel trattamento della scoliosi con esercizi


LA CITAZIONE
Accade alle persone veramente sagge come alle spighe di grano che, fin quando sono vuote, si alzano diritte e fiere, ma appena sono piene di chicchi, cominciano a umiliarsi e ad abbassare la testa. (M Montaigne)

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