Ipercifosi

L’ipercifosi viene definita come un’accentuazione della cifosi toracica che, secondo i dati di normalità nei soggetti sani in crescita, presenta una curvatura compresa tra i 20 e i 50° Cobb, poiché le misure in proiezione laterale hanno errore di misura più ampio e quindi maggiore variabilità.
Si tratta dell’alterazione più comune sul piano sagittale e può essere posturale o strutturale a seconda dei segni osservabili in radiografia latero-laterale.
In assenza di segni di deformità vertebrale l’ipercifosi è idiopatica posturale e, se non adeguatamente trattata, può essere a rischio di strutturazione.
In presenza invece di deformità si parla di osteocondrosi vertebrale o “Malattia di Scheuermann” e l’ipercifosi viene definita strutturale.

 

L’ipercifosi può essere presente nel bambino, normalmente a seguito di deformità vertebrali congenite, nell’adolescente e nell’adulto.
Più comunemente compare durante la crescita e, se non adeguatamente trattata, può portare ad un progressivo peggioramento in età adulta fino alla comparsa di mal di schiena, con una conseguente riduzione della qualità di vita.

Le evidenze scientifiche relative alla sua storia naturale, all’eziologia e al trattamento sono ancora scarse e SOSORT (International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment) si è impegnato, in attesa di evidenze di migliore qualità, nel trovare un consenso tra i maggiori esperti mondiali riguardo al trattamento dell’ipercifosi.

Ipercifosi: il trattamento

Il trattamento conservativo per l’ipercifosi comprende, oltre alla sola osservazione, l’esecuzione di esercizi fisioterapici specifici e l’utilizzo di un corsetto.
Gli esercizi specifici sono efficaci nelle forme lievi di ipercifosi (da 45+-5° a 55+-5° Cobb) o in curve più marcate nelle quali la componente principale sia posturale e non vi sia rigidità.
Viene invece utilizzato il corsetto rigido, sempre abbinato agli esercizi specifici, nei casi in cui l’ipercifosi sia più marcata e vi sia una rigidità tale da impedire una correzione attiva da parte del paziente .

In presenza di deformità vertebrali come nella Malattia di Scheuermann l’utilizzo del corsetto diventa quasi sempre necessario per guidare la crescita e permettere una normalizzazione parziale o possibilmente totale delle vertebre inizialmente deformate.

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