img news2ISCRIZIONI 2025 AL GSS

UN ANNO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL GSS

Coloro che si iscrivono nel 2025 al GSS partecipano al programma annuale di studio e di aggiornamento tecnico e scientifico, che dà diritto a ricevere, senza costi aggiuntivi:

- 6 Fascicoli monotematici
- 3 Webinar esclusivi per gli iscritti
- 200 migliori abstract selezionati e tradotti
- Diritto di accesso annuale al software ISICO ScoliosisManager

Accedere, con versamento di una quota integrativa, al programma facoltativo di Formazione a Distanza (GSS-FAD ed ECM) che permette di acquisire 50 CREDITI ECM.

Per saperne di più

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webinar"Il dolore Miofasciale e la terapia con Dry-needling nelle patologie della colonna vertebrale"

Assago (MI), 20-21 Giugno 2025

Ci sono ancora pochi posti disponibili per il corso dedicato al "Dry needling" (puntura con ago a secco) in programma il 20 e 21 giugno 2025 a Assago (MI). Il dott. Fabio Zaina fisiatra membro della segreteria scientifica del GSS e Responsabile del corso, affronterà il tema emergente del trigger point; tema di grande interesse essendo riconosciuti come una delle fonti principale di dolore muscolo fasciale.

La partecipazione è a numero chiuso ed è richiesta la Laurea in Medicina e Chirurgia.
E' prevista l'assegnazione di 15 crediti ECM.

Dettagli del corso sul sito www.isico.it dove è presente il programma e la scheda di iscrizione.

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A giugno indossa il verde: è il mese della scoliosi!

webinar

L'intero mese di giugno si tinge di verde in occasione del mese di giugno che, a livello internazionale, è legato alla campagna di sensibilizzazione per la scoliosi.

L'iniziativa è partita dagli Stati Uniti qualche anno fa, organizzata dalla Scoliosis Research Society, la più antica società scientifica che si occupa di scoliosi, fondata nel 1966: obiettivo è sensibilizzare sulla scoliosi, offrendo strumenti per riconoscerla e affrontare la terapia.
C'è un fiocco verde a caratterizzare la campagna tutto il mese e una giornata, il 26 giugno, in cui indossare il verde in tutto il mondo e raccontare la propria storia, personale o di un amico o familiare per diffondere la consapevolezza sull'esistenza di questa patologia. 
Tutti possono partecipare alla campagna: condividere il fiocco verde sul proprio profilo social o postare la propria partecipazione o ancora la propria foto o storia sono tutti modi per far conoscere questa patologia. Perché conoscerla è già un primo importante passo verso il suo riconoscimento, a volte troppo tardivo per poter intervenire con una terapia adeguata. 
La scoliosi è un nemico da affrontare un gradino alla volta, cominciando il prima possibile e in maniera corretta, per evitare peggioramenti e correggere quanto possibile la curva: la maggior parte delle scoliosi, circa l'80% sono idiopatiche, un termine medico per dire che non se ne conoscono le cause. La scoliosi colpisce il 3% dei bambini in fase di crescita, in prevalenza femmine.

Il punto di vista di Sibilla

L'eziologia della scoliosi idiopatica: fattori biomeccanici e neuromuscolari
Estratto da: Verdhuizen AG, Wever DJ, Webb PJ. The aetiology of idiopathic scoliosis: biomechanical and neuromuscular factors. Eur Spine J 2000:9(3); 178-84 (Referenze Bibliografiche n. 110).

Finalmente in questo bel lavoro di Verdhuizen si rispecchia la teoria che trent'anni fa alcuni, allora giovani, ricercatori dell'Istituto di Elettronica del Politecnico di Milano e del Centro Scoliosi dell'Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano avevano formulato, partendo dalla sistemistica e considerando la postura della colonna vertebrale inserite in uno schema a blocchi che riportava attraverso passaggi logici dal blocco meccanico a quello muscolare al midollo spinale sino ai centri superiori. Il tutto correlato da feedback quali: il sistema vestibolare, il sistema visivo, i fusi neuromuscolari e gli organi del Golgi. Il nostro intento era quello di capire e di far capire che la terapia ortopedica della scoliosi non si limitava al solo blocco meccanico (ossa e legamenti), ma si poteva risalire a quello muscolare e in seguito, step by step, di arrivare alla conoscenza dei meccanismi superiori.

La stimolazione elettrica della muscolatura paravertebrale, (si era già ipotizzata che il primumm movens della scoliosi fosse in una alterata programmazione dell'azione dei muscoli brevi trasverso spinali) ci era sembrata la via più idonea.

La S.P.E.S. (surface paravertebral electric stimulation), come in seguito è stata chiamata, inserita nel programma TENS 3 del CNR sulle tecnologie biomediche, dava dei risultati mediamente buoni, ma non esaltanti. Solo quando capimmo che almeno per un tipo di scoliosi, quella di origine vestibolare (dorsolombare di entità media 20 / 30° Cobb) era possibile ottenere risultati decisamente brillanti, ci convincemmo che attraverso il punto di entrata lombare al vestibolo, come ipotizzava Pompeiano, si poteva arrivare ai centri e operare una vera riprogrammazione.

Condividiamo perciò in pieno la teoria formulata dagli autori in quanto l'abbiamo sperimentata. La trasposizione della stimolazione dal sistema muscolare a quello muscolo-tendineo-meccanico mediante i corsetti ortopedici, rivisitati nella loro funzione di stimolatori meccanici con i risultati talvolta folgoranti che con essi si possono ottenere, ne sono la controprova.

Tutto si chiude in un unico ciclo dalla etiologia alle terapie, se questo però è un "ciclo virtuoso". Troppi sono ancora i disastri che vengono a tutt'oggi consciamente od inconsciamente perpetrati dagli apprendisti stregoni della scoliosi.

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